Sono moltissimi gli utenti che effettuano i loro acquisti su siti cinesi come Gearbest, Banggood, Tomtop, Aliexpress e wish e in questi giorni una buona parte di loro si chiede quale sia il rischio reale di poter essere contagiati dal coronavirus che sta facendo impazzire la Cina.
La paura è che il contagio si trasmetta attraverso superfici contaminate dal virus, ma l’Organismo Mondiale della Sanità ha comunicato quanto segue:
Ricevere pacchi dalla Cina “non comporta alcun problema per il contagio: il virus non ha una vita lunga rispetto ad altri virus, ma può stare su una superficie. Se io tossisco sulla mano e passo un telefono, per esempio, ci può essere contagio, ma il tempo di sopravvivenza del virus è molto, molto ridotto e forse dopo mezzora non può più contaminare persone”.
Considerando i tempi lunghi delle spedizioni cinesi il virus , pur ammettendo che ci sia, arriverebbe bello che stecchito quindi non dovrebbero esserci pericolo per gli utenti italiani.
Altra risposta autorevole è quella fornita dal sito Web del CDC (Centers for Disease Control and Prevention).
Infatti, all’interno della sezione FAQ relative proprio al Coronavirus c’è una domanda (con risposta), che potrà senz’altro interessare chi compra online da piattaforme come Gearbest, Banggood, Wish, Aliexpress e affini:
Domanda: sono a rischio, a causa del nuovo Coronavirus, se ricevo un pacco o dei prodotti spediti dalla Cina?
c’è ancora molto da sapere sul nuovo Coronavirus del 2019 (2019-nCoV) e su come questo si diffonde. In precedenza, ci sono stati altri Coronavirus, responsabili di gravi malattie che hanno colpito le persone (MERS e SARS). Il 2019-nCoV è geneticamente più correlato alla SARS rispetto alla MERS, ma entrambi sono betacoronavirus e hanno origine dai pipistrelli. Sebbene non sappiamo con certezza se questo virus si comporterà allo stesso modo di SARS e MERS, possiamo utilizzare le informazioni di entrambi questi Coronavirus emersi in precedenza per orientarci. In generale, a causa della scarsa sopravvivenza di questi Coronavirus sulle superfici, esiste probabilmente un rischio molto basso di diffusione tramite prodotti o imballaggi che vengono spediti rimanendo per giorni o settimane a temperatura ambiente. Si ritiene che i Coronavirus siano generalmente diffusi dalle goccioline respiratorie (sarebbe quindi necessario il contatto umano diretto, ndr).
Attualmente non ci sono prove a supporto della trasmissione di 2019-nCoV associato a merci importate e non vi sono stati casi di 2019-nCoV negli Stati Uniti associati a merci importate.
Coronavirus cinese e l’impatto sull’economia mondiale
La situazione mondiale a livello sociale è senza alcun dubbio preoccupante, ogni giorno saltano fuori notizie che riguardano il coronavirus cinese ,a volte anche contrastanti e non si capisce bene a chi o cosa credere.
Tralasciando la questione medico scientifica , oggi vorremmo parlare degli effetti del coronavirus cinese sull’economia mondiale, alcune le stiamo già vedendo altre le vedremo nei prossimi mesi. Focalizzandoci sul nostro settore, quindi la tecnologia e l’ elettronica di consumo proviamo ad ipotizzare lo sceneria che ci aspetta da qui a poche settimane.
Poco prima della diffusione delle prime notizie sul coronavirus, la Cina si era già fermata per il capodanno cinese. Normalmente i festeggiamenti durano circa 10 giorni, periodo durante il quale tutto è praticamente fermo: produzione, spedizioni ecc. Adesso sono stati aggiunti altri 10 giorni di fermo precauzionale per evitare che il contagio si diffonda anche negli uffici e nelle fabbriche.
Molte nazioni, tra cui anche l’Italia, stanno limitando se non addirittura bloccando i collegamente aerei con la Cina: aeroporti chiusi e trasporti sempre più centelinati, ma questo per adesso è limitato solamente alle persone, il traffico di merci è ancora attivo non essendo veicolo di contagio.
Perchè il Coronavirus cinese è una minaccia all’economia mondiale?
La Cina è il motore produttivo mondiale per tutto ciò che riguarda la tecnologia: la maggior parte della componentistica e dei prodotti finiti che finiscono nei negozzi vengono proprio da li. I maggiori marchi mondiali producuno o acquistano in cina i componenti che gli servono: Apple, Samsung, Sony… praticamente tutti.
Shenzhen e Hong Kong sono il fulcro della produzione cinese, e anche se si trovano ad oltre 1000 km di distanza da Wuhan, anche loro subiranno le conseguenze dell’allarme coronavirus.
A lungo termine si potrebbe andare incontro al collasso della produzione e questo causerebbe un innalzamento dei prezzi senza precedenti. Molti di voi sicuramente ricorda quanto aumentarono i prezzi delle RAM qualche anno fa a causa del calo della produzione in Cina. Si stima ad ed esempio che i prezzi delle memorie e degli harddisk potrebbero aumentare anche del 40%.
Molti degli eventi più importanti del settore, come le fiere internazionali e le presentazioni di nuovi prodotti, rischiano di slittare o addirittura essere annullati.
Coronavirus cinese – Cosa fare?
Il nostro suggerimento è semplice: se avete in mente di acquistare un prodotto tecnologico come una bicicletta elettrica, un monopattino elettrico, un’aspirapolvere smart, un drone o qualsiasi altra cosa che abbia componenti elettronici SBRIGATEVI A FARLO PRIMA CHE I PREZZI SCHIZZINO ALLE STELLE.
Ovviamente non stiamo cercando di fare terrorismo psicologico prospettando uno scenario disastroso, questa è solo la nostra riflessione su ciò che potrebbe succedere. Ognuno di voi poi agirà secondo il proprio pensiero e le proprie valutazioni.
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