Sulla Terra è davvero difficile trovare posti in cui non c’è vita. Il nostro pianeta pullula di piante, creature, microbi, batteri. E li trovi ovunque: nel cielo, in acqua, sulla, terra, sottoterra. Proprio per questo motivo siamo abituati a sentirci nel mondo migliore della galassia se non dell’universo. Come è possibile che esista un luogo più “vivo” del pianeta blu illuminato dal Sole?
Ora un nuovo studio della Washington State University sostiene che potrebbero esserci pianeti là fuori che hanno condizioni ancora più favorevoli rispetto a quelle che ci sono qui. Degli oltre 4.000 esopianeti attualmente conosciuti, i ricercatori hanno ristretto lo studio a 24 mondi che potenzialmente sarebbero “superabitabili”.
Dirk Schulze-Makuch, autore della pubblicazione, ha detto: “A volte è difficile trasmettere questo principio dei pianeti superabitabili perché pensiamo di avere il pianeta migliore. Abbiamo un gran numero di forme di vita complesse e diverse e molte che possono sopravvivere in ambienti estremi. È bello avere una vita adattabile, ma ciò non significa che abbiamo il meglio di tutto.”
Secondo lo studio, tali pianeti sarebbero più vecchi, un po’ più grandi, leggermente più caldi e forse più umidi della Terra. Aiuta il fatto che orbitano attorno a stelle più vecchie del sole, con una vita più lunga. Se un pianeta fosse circa 1,5 volte più massiccio della Terra, il decadimento radioattivo all’interno del pianeta durerebbe più a lungo aiutando il pianeta a trattenere la sua atmosfera più a lungo. Poi con 5 gradi in più ci sarebbe ancora più biodiversità, come nelle nostre foreste pluviali.
Schulze-Makuch ha detto: “Con i prossimi telescopi spaziali in arrivo, avremo più informazioni, quindi è importante selezionare alcuni obiettivi. Dobbiamo concentrarci su alcuni pianeti che hanno le condizioni più promettenti per la vita complessa. Tuttavia, dobbiamo stare attenti a non rimanere bloccati alla ricerca di una seconda Terra perché potrebbero esserci pianeti più adatti alla vita del nostro.”.